Si è svolta una riunione con le società dilettantistiche (presenti ben 42 squadre) in video conferenza per una eventuale possibilità di ripartenza dei campionati nel mese di gennaio 2021. Molte società non si sono dichiarate disponibili, in quanto non hanno più sostegni economici per continuare e hanno chiesto alla Federazione di trovare un modo di risarcire le spese già sostenute.
Per una sicura ripartenza è necessario effettuare i tamponi a tutti i i tesserati, anche in questo caso le spese non sono da poco. Molti dei giocatori nutrono perplessità e vogliono aspettare che questa pandemia allenti in modo drastico sperando poi nel vaccino.
Le società con il settore giovanile sono in grande difficoltà, con il divieto di allenamenti e quindi deel gare debbono comunque sostenere costi per guardiani dei campi, allenatori e le spese correnti di manutenzione dell'impianto.Serve una decisione ferma della FIGC che si impegni a trovare una soluzione per garantire a queste società il futuro.
Questo momento non è dei migliori per lo sport in generale i professionisti hanno risolto i loro problemi mentre per i dilettanti e il settore giovanile tutto è finito nel dimenticatoio.
Abbiamo sentiti i pareri di alcuni responsabili delle società che partecipano al campionato di terza categoria come Fabio Cagnoni DS della Montagna Seravezzina, Luca Cagnoni mister del Retignano e Massimo Cortese DG del Bargecchia.
Una cosa è prevalsa su tiutto ci sono grosse problematiche, di cui sopra abbiamo illustrato, per ripartire anche a marzo-aprile. In primis il lavoro, convincere i giocatori per tornare a giocare con la paura del contagio, fare per tutti i tamponi, sanificare gli spogliatoi, con quale spirito un atleta e la dirigenza tutta scende in campo? Sarebbe meglio aspettare il vaccino vedere come funziona altrimenti quind meglio ripartire a settembre sperando che passi questa pandemia e che torni la voglia di giocare in sicurezza.